“Dobbiamo ampliare il contenimento del cinghiale che sta distruggendo intere coltivazioni nelle zone pedemontane e non solo – ha attaccato l’assessore regionale Fabio Rolfi – Da Roma abbiamo sentito tante promesse in questi mesi, ma pochi fatti”.
Nel comunicato diramato da Palazzo Lombardia è riportato che nel 2019 sono stati 128 gli incidenti stradali causati dai cinghiali e sono stati rendicontati 600mila euro di danni causati alle colture agricole.
La volontà di Rolfi è quella di estendere la caccia di selezione a tutto l’anno forte dell’aumento nei numeri di abbattimenti dello scorso anno: 9.200 sul territorio regionale. Più che raddoppiato il numero di abbattimenti nella nostra provincia che nel 2018 erano stati 614 e nel 2019 1.241.
A brescia gli incidenti causati dai cinghiali lo scorso anno sono stati 7 (la provincia con più casi è Pavia con 50) e gli indennizzi per i danni all’agricoltura sono stati oltre i 50mila euro.
“Questi sono i numeri che dimostrano come la caccia di selezione sia efficace se sostenuta da norme avanzate e adeguate ai tempi – ha continuato Rolfi – La caccia di selezione infatti è passata da 2.324 capi a 3.118. I cinghiali stanno mettendo in pericolo l’agricoltura e anche la sicurezza dei cittadini, basti pensare agli incidenti mortali che abbiamo registrato”.
Secondo l’assessore anche il lungo periodo di quarantena è stato favorevole per lo sviluppo della fauna selvatica, compreso ovviamente il cinghiale: “Il lockdown ha favorito la proliferazione della fauna selvatica. Per questo abbiamo ritenuto necessario modificare la legge per concedere la caccia di selezione al cinghiale durante tutto l’anno anche con visore notturno. È una possibilità concessa dalla normativa nazionale che vogliamo sfruttare per tutelare al meglio le aziende agricole e le comunità locali che stanno subendo i danni relativi alla presenza di questo animale. Attendiamo per martedì il via libera definitivo dal Consiglio”.