“I recenti fatti di cronaca dimostrano come i fanghi industriali siano problematici per l’agricoltura e per i campi. Rivendico con orgoglio la scelta di vietarne lo spandimento in 59 Comuni bresciani, 167 in tutta la Lombardia”. Queste le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi a seguito della maxi operazione dei Carabinieri forestali in merito alla spargimento di fanghi inquinati sui campi agricoli.
“Quella dei fanghi in agricoltura è una materia delicata, che qualcuno cerca di sfruttare per un tornaconto economico – prosegue Rolfi – Occorre favorire una vera economia circolare in agricoltura, che parta da un utilizzo intelligente della sostanza naturale, ossia dei prodotti organici delle nostre stalle, semplificando la normativa e stimolando i processi di innovazione nella gestione dei reflui per consentire di abbattere notevolmente l’azoto e le emissioni attraverso l’iniezione o la fertilizzazione sotterranea”.
Secondo l’assessore bresciano sarebbe necessario il riconoscimento del digestato derivante dalla digestione anaerobica come fertilizzante per creare una alternativa green alle scorciatoie dei gessi di defecazione.
“Le soluzioni esistono – ha concluso Rolfi – serve un approccio non ideologico. L’alternativa ai fanghi e alla chimica nei campi è la materia organica in grado di dare fertilità e capacità di ritenzione idrica al terreno”.