Ora è tutto più chiaro: i sacchi dell’umido, che mai sono stati gratuiti ma erano compresi nel costo della Tari, non vengono più consegnati da Aprica e il loro costo viene “detratto” dal costo annuale della Tari che ogni cittadino paga.
Il chiarimento arriva direttamente dal Comune di Brescia che ha adottato la decisione nella logica di incentivare il riuso, oggi possibile attraverso, ad esempio, le shopper dei supermercati che sono tutte biodegradabili.
In sostanza, la Loggia che “a fronte della necessità di un efficientamento del servizio che comprendesse anche una rivalutazione dei costi di alcune prestazioni, l’Amministrazione Comunale ha valutato una serie di proposte del gestore (Aprica spa).
Tra quelle proposte – si legge nella nota – è stata accolta, in particolare, la proposta di sgravare la TARI del costo dei sacchetti dell’organico a fronte della possibilità per l’utente di utilizzare diverse soluzioni, in primis l’utilizzo delle shopper in materiale compostabile utilizzate in tutti gli esercizi commerciali, ma anche sacchetti di carta resistenti ovvero anche carta dei giornali.
La proposta – prosegue la nota- è stata condivisa dal Comune soprattutto per i benefici ambientali, in quanto incentiva il riutilizzo a scapito di nuovi prodotti a perdere“.
I SACCHI DELL’UMIDO DISPONIBILI IN ACQUISTO
“Qualora i cittadini volessero utilizzare comunque i sacchi forniti dal gestore del servizio – precisa il Comune di Brescia – verrà richiesto il pagamento di € 2,00 per 52 sacchi compostabili”.
DECISIONE ILLUSTRATA IN COMMISSIONE
“Nel mese di marzo 2023 – conclude l’Amministrazione Comunale – tale scelta era stata oggetto anche di una illustrazione nell’ambito della Commissione Consiliare dedicata al servizio di igiene urbana” .
SACCHI GIALLI PER LA PLASTICA
“Si precisa, sottolinea la Loggia, che continua a rimanere gratuita (ovvero compresa nel costo del servizio pagato da tutti i cittadini con la TARI) la fornitura dei sacchi logati (n. 52) per la raccolta della plastica“.