Quest’estate i saldi inizieranno con un mese di ritardo. La decisione era già stata presa in considerazione del fatto che i commercianti non avevano potuto vendere la loro merce durante il lungo periodo di lockdown.
Per favorire, però, una ripresa del commercio è stato rimosso il divieto di effettuare vendite promozionali dei prodotto nei 30 giorni antecedenti la data d’inizio degli sconti veri e propri. Sarà quindi possibile trovare prodotti scontati, quindi, anche da giovedì 2 luglio al 31.
La durata massima dei saldi imposta dai regolamenti è di 60 giorni e quindi potranno durare fino al 29 settembre. Il negoziante avrà l’obbligo di esporre accanto al prodotto scontato il prezzo iniziale e la percentuale applicata. È invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso.
L’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. Non può inoltre indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni.
Gli oggetti in saldo dovranno essere separati da quelli venduti a prezzo pieno e se non fosse posibile questa differenza dovrà essere adeguatamente segnalata in modo chiaro al fine di evitare fraintendimenti.
Nonostante i saldi, se un prodotto acquistato dovesse poi rivelarsi danneggiato sarà possibile ottenere la sostituzione o il rimborso della cifra spesa. L’importante è mostrare lo scontrino che quindi è bene conservare.