L’acqua del rubinetto non è potabile, ma nessuno gliel’ha detto. Vivono nel comune di Salò, ma la loro rete idrica si allaccia a quella di San Felice.
Tredici utenti dimenticati, circa una ventina di residenti, locati sul confine tra i paesi di Salò e San Felice. La loro rete idrica si allaccia a quella del paesino contaminato dal virus che causa la gastroenterite. Nessuno però si è ricordato di avvisarli che anche la loro acqua non era potabile.
Una dimenticanza non da poco per il comune di Salò, che ha fatto ricadere le accuse sul gruppo Acque Bresciane. Gestore della rete idrica della zona, unico quindi a sapere quali cittadini fossero allacciati alla rete contaminata.
Il tutto è stato scoperto grazie ad alcuni dei residenti, che hanno chiamato in comune per chiedere chiarimenti, dopo l’uscita dell’ordinanza del 28 giugno che proibiva l’utilizzo dell’acqua per scopi alimentari agli abitanti di San Felice. Anche a Salò è stata emessa un’ordinanza, troppo tardi però. I residenti in via San Felice, e via Vallone della Scala hanno infatti dovuto aspettare la giornata di ieri, per avere l’avviso dal comune del fatto che la loro acqua non sia potabile.