C’è davvero il rischio di scaffali vuoti? “Altroché” ha risposto sicura la segretaria della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Brescia Giuseppina Mussetola a poche ore dell’entrata in vigore dell’estensione del green pass per tutti i lavoratori del pubblico e del privato.
“Rischiamo di fare come nel Regno Unito per la Brexit – ha aggiunto – Qui sarà per una motivazione diversa ma avremo lo stesso risutato”.
La Mussetola ha definito “tragica” la situaziona attuale poiché da domani si alcuni autisti spovvisti della certificazione verde non potranno più lavorare e queste carenze andranno a sommarsi a quelle già endemiche del settore.
Nel quadro attuale ci sono diverse tipologie di casi: alcuni stranieri si sono vaccinati nel paese di origine e in Italia non sono riconosciuti, altri più semplicemente non vogliono vaccinarsi e molti di loro hanno ricevuto offerte dall’estero dove il pass non è richiesto. C’è inoltre la problematica legata al fatto che i guidatori hanno difficoltà a effettuare i tamponi durante il viaggio, specialmente lungo le tratte internazionali.
Per quanto attiene alla Fai di Brescia, su circa 25mila iscritti erano stati preventivati circa 5mila camionisti sprovvisti del certificato verde. Nelle ultime settimane la metà di questi ha provveduto a vaccinarsi. Per il resto la speranza della Federazione è che in questi giorni provvedano compatibilmente con i posti liberi nei centri vaccinali.
Proprioin queste ore è anche giunta una nuova ordinanza dai Ministeri competenti che non è piaciuta agli autotrasportatori italiani e alle associazioni di categoria. Sembra infatti che sia stata concessa una sorta di deroga per camion e autisti stranieri che potranno scaricare la merce anche in assenza di green pass, l’impontante è che non scendano dal mezzo.
“Si tratta di vera e propria concorrenza sleale – ha commentato stizzita la Mussetola – Questo è l’aiuto che il Governo ha dato agli autotrasportatori italiani che durante la pandemia avevano definito eroi”.