Rachid Karroua è stato scarcerato. Così ha deciso il Tribunale del riesame di Brescia l’operaio 46enne di origini marocchine da anni residente in provincia e accusato di addestramento ad attività con finalità di terrorismo, anche internazionale.
Per il momento non vi sono le motivazioni di tale decisione che saranno comunicate nelle prossime settimane. “In attesa di leggerle, presumo che i giudici abbiano ritenuto insussistente il quadro indiziario – ha dichiarato all’AGI il suo legale Giovanni Brunelli – Nella mia discussione davanti alla Sorveglianza avevo sostenuto che il materiale trovato online potesse configurare un’eventuale radicalizzazione, ma non fosse indice di auto-addestramento e di comportamenti che potessero sfociare in un attentato”.
L’uomo, di casa a Barghe, era stato arrestato lo scorso 20 marzo al termine di un’indagine coordinata dalla Procura di Perugia, che ha visto collaborare il Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Perugia, la Digos di Brescia e la Postale.
Durante le perquisizioni di un locale in uso al sospettato le divise avevano ritrovato diversi manoscritti inneggianti alla guerra santa e al martirio, materiale di propaganda jihadista era presente anche sul suo cellulare. Inoltre avrebbe cercato online istruzioni e manuali per costruirsi armi artigianali.
Il provvedimento di custodia era stato emesso per il sospetto che l’uomo potesse rendersi responsabile di reati di maggiore gravità.