Un’area degradata di circa 4.200 metri quadrati dove erano stipati 59 veicoli in gran parte cannibalizzati per la vendita dei pezzi di ricambio. È un vero e proprio deposito fantasma quello scoperto dagli agenti della Polizia locale di Ghedi nei pressi dell’aeroporto militare, un ritrovamento figlio di una segnalazione.
La vasta area è stata sottoposta a sequestro, così come i mezzi lì parcheggiati. Una decina di questi erano già gravati da precedenti provvedimenti giudiziari di vario genere (dall’appropriazione indebita al sequestro), mentre un’altra decina era ancora munita della targa.
Il tutto ha portato ad approfondire ulteriomente le indagini, con il sospetto che dietro al deposito vi possa essere un’attività di smercio di pezzi per auto. A confortare questa idea delle forze dell’ordine vi è anche la scelta del luogo, ben nascosto e praticamente invisibile dalla strada. In poche parole introvabile per chi non lo conosce.
Le autorità hanno già raggiunto il proprietario del terreno, il quale si è difeso affermando di aver affittato l’area. Per il momento rimangono poco chiari i contorni dell’interva vicenda, a partire dall’attività svolta dall’affittuario. Saranno le indagini a gettare luce su tutto.