Sulla carta doveva essere un’associazione sportiva dilettantistica, con tutti i benefici del caso, ma in realtà era un vero e proprio ristorante che era in grado di ospitare anche cento clienti a serata con un incasso di oltre 3mila euro. A cio, si aggiunge il fatto che diversi lavoratori erano in nero.
È questa la situazione ritrovata dalla Guardia di Finanza e dall’Ispettorato del lavoro in un locale di Lonato del Garda aperto da circa due mesi e travestito da Asd per la promozione della danza e del ballo. In realtà, il controllo delle fiamme gialle ha certificato di come si trattasse di un’attività il cui “unico scopo era quello di gestire un ristorante”.
Sette lavoratori, fra cuochi, barman e camerieri non risultavano assunti con regolare contratto, bensì figuravano come soci volontari dell’associazione.
Questi fenomeni “costituiscono un danno per l’intero sistema economico – scrive la Finanza bresciana – anche perché indirettamente sottraggono risorse all’erario, minano gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e agevolano una competizione sleale a sfavore delle imprese sane”.
Inevitabile la sospensione dell’attività con una sanzione da 5mila euro, a cui si aggiunge l’obbligo di assumere quei “volontari” che fino a oggi hanno lavorato senza alcuna tutela.