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Scuola, a Brescia stop alle fasce Isee, arriva la progressione lineare

Stop alle 32 fasce Isee, dal prossimo anno scolastico 2024/2025 arriva la “progressione lineare” senza toccare i valori minimi e massimi delle rette.

Il Comune di Brescia sceglie di abbandonare gli “scaglioni” e di raggiungere il massimo dell’equità con un sistema di calcolo delle rette che porterà differenti importi a seconda del valore del proprio Isee ma non essendoci “gli scaglioni” capiterà che qualcuno pagherà un po’ meno e qualcuno un po’ di più dell’anno precedente sempre però nei limiti degli importi minimi e massimi delle rette che, appunto, non sono stati variati.

DUE NOVITA’ DI GRATUITA’ E RIDUZIONE DI IMPORTI

Due importanti novità, non tanto e non solo in tema prettamente economico ma, potremmo dire, come scelta politica: i figli di donne vittime di violenza non pagheranno la retta e i servizi, per loro, quindi, completa gratuità.
L’altra eccezione riguarda i minori che sono collocati all’interno di Comunità, anche se sono non residenti pagheranno l’importo minimo della retta e dei servizi.

L’INTERVISTA

ISCRIZIONI AL VIA IL 18 GENNAIO 2024

Giovedi 18 gennaio 2024 aprono le iscrizioni statali alle scuole dell’obbligo di ogni ordine e grado (ad eccezione dei Nidi e delle sezioni Primavera che si apriranno l’1 marzo) per il nuovo anno scolastico, e anche le iscrizioni ai servizi comunali correlati (mensa, trasporto e pre e post scuola).

Le iscrizioni alle scuole statali devono essere presentate esclusivamente online dalle ore 8 del giorno 18 gennaio 2024 alle ore 20 del 10 febbraio 2024. I genitori possono accedere al sistema di iscrizioni

al link https://unica.istruzione.gov.it/it/orientamento/iscrizioni), utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE, CNS o elDAS.

Le iscrizioni ai servizi scolastici correlati (mensa, trasporto e pre e post scuola) e alle scuole anzia, invece, devono essere effettuate telematicamente accedendo alla sezione servizi del portale comunale (Educazione e Formazione | Comune di brescia).

Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia, grazie ad un accordo di collaborazione stipulato con gli istituti comprensivi della città e alla convenzione in essere con 20 scuole dell’infanzia paritarie, il Comune gestisce – attraverso apposito portale e con modalità online – le iscrizioni per conto di tutti gli enti citati. Le graduatorie vengono elaborate in automatico e con i medesimi criteri di priorità, così da garantire la massima trasparenza.

Per le scuole dell’infanzia a livello nazionale, invece, la modalità di iscrizione è ancora cartacea.

18 MILIONI LO STANZIAMENTO DEL COMUNE PER LE SCUOLE

18 milioni è lo stanziamento del Comune di Brescia per 20 scuole convenzionate, alle quali la Loggia elargisce un contributo per consentire che le rette siano come quelle comunali e quindi accessibili a tutti.

Il Comune, oltre ai servizi scolastici (mensa, trasporto, pre e post scuola), gestisce direttamente 19 scuole dell’infanzia e sostiene economicamente 20 scuole dell’infanzia paritarie convenzionate, per garantire parità di servizio e di rette a carico delle famiglie. La spesa complessiva, tenuto conto anche del costo del personale insegnante assunto direttamente dal Comune, è di oltre 18 milioni di euro, coperti solo per circa 1 milione da trasferimenti statali. Le rette versate dalle famiglie sono invece a parziale copertura del solo servizio di refezione scolastica: in questo caso, per le scuole comunali e statali, a fronte di 3,8 milioni di euro di spesa, le famiglie ne versano complessivamente circa 1,8 milioni, meno della metà (47%).

Per il servizio mensa delle scuole primarie, il tasso di copertura comunale è di dieci punti più alto:

6,3 milioni di euro la spesa e 3,6 milioni l’entrata da rette, pari al 57% circa.

Se poi ci spostiamo sui servizi per la fascia 0-3 anni (nidi, sezioni primavera e tempi per le famiglie), a fronte di una spesa di oltre 8 milioni di euro, sommando le rette e i modesti trasferimenti statali e regionali – in totale circa 1,6 milioni di euro – il tasso di copertura delle spese a carico delle famiglie scende addirittura al 19,9%.

L’INDAGINE DI “CUSTOMER SATISFACTION”

Ogni anno le famiglie che usufruiscono dei servizi comunali vengono interpellate, attraverso un’indagine di customer satisfaction, per valutare il loro livello di soddisfazione, in una logica di continuo miglioramento di quello che, anche alla luce delle cifre qui esposte, rappresenta un vero e proprio investimento per il futuro della nostra città.

Il questionario, gestito in modalità telematica e con il supporto del servizio statistica, indaga non solo aspetti oggettivi (accessibilità fisica, ambienti scolastici, orari, mensa, accessibilità delle informazioni), ma anche la qualità della proposta educativa e didattica, la professionalità e la disponibilità del personale educativo e di quello amministrativo. Il questionario, inoltre, prevede che le famiglie collochino i diversi aspetti indagati in ordine di priorità. Questo consente di valutare in che misura il servizio offerto risponde effettivamente alle aspettative delle famiglie: è possibile capire quali delle variabili indagate sono considerate più importante, al fine di orientare meglio le azioni migliorative.

Gli esiti di queste indagini restituiscono un quadro molto positivo della qualità dei servizi offerti, sia in termini di proposta educativa, sia di organizzazione complessiva.

Per le scuole dell’infanzia l’indagine relativa all’anno scolastico 2022/23 ha fatto registrare un tasso di risposta del 54,3% (811 famiglie su 1493). È risultata elevata la soddisfazione rispetto alla scuola frequentata, con un punteggio medio di 8,5 (su scala 1 a 10). È invece di 8,2 il punteggio relativo al servizio nel suo complesso e quello che valuta la soddisfazione in rapporto alle proprie aspettative.

Alla voce accessibilità delle sedi scolastiche l’84% delle famiglie si è espressa con un giudizio molto positivo, a testimonianza della buona distribuzione delle scuole sul territorio cittadino. Percentuali più alte si registrano alle voci relative alla disponibilità all’ascolto del personale insegnante (87%) e alle proposte educative (88%).

Passando ai nidi, il livello di soddisfazione risulta ancora più elevato. La cortesia e la disponibilità del personale educativo è valutata molto positivamente da oltre il 94% delle famiglie che hanno aderito all’indagine, e l’88% esprime lo stesso giudizio sulle modalità adottate dai servizi per il primo inserimento dei bambini e delle bambine. Il tasso di risposta sale al 64,8% (307 su 4074 contattate); la soddisfazione rispetto al nido frequentato raggiunge il punteggio medio di 8,9, è di 8,6 quello relativo al servizio nel suo complesso e 8,7 quello che valuta la soddisfazione in rapporto alle proprie aspettative.

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