“Sulle mascherine il governo ha fatto delle scelte e ha dato la priorità a coloro che lavorano nelle scuole dell’infanzia e nei nidi, dove abbiamo già distribuito 800 mila mascherine e altre 9,4 milioni saranno distribuite nei prossimi 15 giorni – ha spiegato il il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – Stiamo operando per priorità, abbiamo fatto delle scelte mettendo in sicurezza coloro che sono più esposti”.
“Sui vaccini e l’obbligo vaccinale noi abbiamo fatto una scelta dando risorse agli enti locali per individuare gli strumenti più rispondenti ai bisogni di tutti: l’importante è non dividersi sui vaccini che sono una misura di solidarietà”.
Ha aggiunto il ministro Bianchi, intervenendo alla trasmissione “Che tempo che fa” su Rai3.
“Ho sempre sostenuto che bisogna arrivare ad una cultura dei vaccini. Abbiamo voluto una Repubblica delle autonomie in cui abbiamo optato per la responsabilità di ognuno, poi ci sono diverse situazioni: il punto fondamentale costituzionale è se noi vogliamo un Paese tutto governato dall’alto in basso, con una serie di leggi che descrivono passaggio per passaggio, oppure se siamo il Paese delle autonomie in cui prevale la responsabilità di ognuno”.
Semplificazione protocolli sanitari a scuola
“Il governo sta ragionando sull’ipotesi di semplificare i protocolli sanitari relativi ai contagi da Covid a scuola”.
Aveva anche confermato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenendo nella mattinata su “Radio 24”.
“Non è vero che le regole non sono chiare. Allo stesso tempo si sta ragionando per semplificarle”, ha detto il ministro.
Lo stesso ha poi ha definito positiva la prima settimana di riapertura delle scuole dopo le festività natalizie: “abbiamo finito la prima settimana e il famoso disastro che doveva esserci non c’è stato. Ci sono stati problemi, ma differenziati zona per zona. Non dimentichiamoci che partiamo da un carico di contagi di tre settimane quando la scuola è stata chiusa”.
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