In attesa di un confronto diretto a delineare le linee guida per la ripresa della scuola a settembre in sicurezza, in Italia si guarda al modello francese. Quarantena in Dad solo per i non vaccinati. «Un’ipotesi percorribile» ha ammesso il capo dei presidi, Antonello Giannelli anche se prima deve cambiare il protocollo sanitario della gestione delle quarantene, elaborato dall’Iss, che risale all’anno scorso. Dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi trapela ottimismo: “A settembre si tornerà a scuola in presenza”. Per il ministro la sfida sarà assicurare a tutti lo svolgimento in presenza delle attività scolastiche, il recupero dei ritardi e il rafforzamento degli apprendimenti, la riconquista della dimensione relazionale e sociale dei nostri giovani.
A tenere banco è l’utilizzo del green pass per insegnanti e studenti. Al momento l’85% degli insegnanti è vaccinato ma permangono casi di docenti non vaccinati. In Sicilia sono il 43%, a Bolzano il 38%, in Liguria il 34% , in Sardegna il 33% ed il 32% in Calabria. Il Cts punta all’immunizzazione anche del 60% degli studenti per il 10 settembre ma senza obbligo, come ha precisato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri per evitare fratture a livello sociale. Sul distanziamento il piano ripropone la linea Cts: dove non sarà possibile garantire il metro di distanza, si ricorrerà alla mascherina. Ma serve un piano d’intesa firmato dalle parti sociali per rendere tutto attuabile.