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Si tratta solo di una bozza anticipata dal quotidiano Repubbica, ma in realtà potrebbe mancare davvero poco alla sua approvazione attesa per domenica. Tutti promossi, niente bocciature o esami di recupero. Solo un’apertura anticipata dal primo settembre per permettere un approfondimento forzato a chi aveva delle insufficienze, ma azzerando i voti.

Questa potrebbe essere la formula studiata dal ministro dell’istruzione Lucia Azzolina. Non sono previste bocciature, tutti gli studenti accederanno all’anno scolastico successivo anche se avevano collezionato una o più insufficienze nel corso del primo quadrimestre.

Decisione a sé per gli esami di maturità e terza media. Per le medie dovrebbe bastare la tesina, mentre per la maturità bisogna fare un discorso più articolato: essendo la situazione continuamente in divenire sarebbero previsti diversi scenari.

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La data spartiacque sarebbe il 18 maggio poiché se gli studenti rientrassero entro quel giorno si potrebbero fare quattro settimane di lezioni e quindi una maturità più simile a quella che conosciamo. Per intenderci le commissioni (tutte interne) potranno esaminare i candidati su scritto e orale. Se non si dovesse tornare in classe entro quel fatidico lunedì il discorso sarebbe totalmente diverso: niente scritti, ma un unico maxi orale di almeno un’ora con domande sulle materie d’indirizzo. Il peso di questo orale sui 100 punti del voto finale non è chiaro, ma si deciderà solo dopo Pasqua.

E se la situazione sanitaria fosse così grave da non permettere un esame orale fisico? Purtroppo resta da considerare anche questa via che porta alla maturità online.

 

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