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Nella prima mattina di martedì hanno preso il via gli arresti a seguito delle indagini della Polizia di Stato nell’ambito di una maxi operazione anti-droga e anti-prostituzione partita da Trento, ma che vede anche il coinvolgimento di diverse altre province fra cui anche la nostra Brescia.

A capo dell’organizzazione criminale, con base operativa a Verona, c’erano una donna e un uomo rispettivamente madre e figlio che, oltre a gestire un negozio etnico in città, si occupavano anche di un giro di prostituzione i cui proventi venivano in parte investiti per l’acquisto di eroina e cocaina.

Dalle indagini è emerso che la droga veniva acquistata a Vicenza per poi essere spacciata a Trento, principale piazza di spaccio. I vari pusher, alle dipendenze dell’organizzazione criminale, avevano l’ordine di nascondere gli involucri di droga nella bocca e, nel caso di controlli da parte delle Forze dell’ordine, di ingerirli.

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Alla fine il bilancio parla di 16 persone finite in manette, 3 donne e 13 uomini, tutte fermate fra le province di Verona, Vicenza, Trento e Brescia.

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