Senso d’appartenenza, unione e forza: ecco il nuovo marchio del Brescia
Continua inesorabile la rivoluzione del Brescia Calcio targata Massimo Cellino. Il massimo dirigente biancoazzurro non arresta la sua irrefrenabile corsa verso la realizzazione di un progetto innovativo per la società calcistica della nostra città. Dopo i benserviti a Boscaglia, staff tecnico, l’amministratore delegato Rinaldo Sagramola, qualche altro membro dello staff dirigenziale con la fugace apparizione di Giovanni Armanini, Massimo Cellino manda in pensione anche il vecchio logo del Brescia Calcio. Non è un mistero che il nuovo patron delle rondinelle non lo digeriva reputandolo «statico». Da tempo aveva incaricato un team di grafici di studiare qualcosa di più moderno e dinamico. Ecco fatto. Con la dicitura BSFC e una Leonessa bianca e azzurra il nuovo logo è apparso per la prima volta martedì sera: non più Brescia Calcio ma Brescia Football Club. “Senso di appartenenza, unione, forza di volontà: queste le caratteristiche racchiuse nel marchio che da oggi farà da bandiera alla società, alla comunità e ai tifosi – si legge nel comunicato diffuso dalla società in merito al nuovo marchio- , il nuovo corso del Brescia Calcio si identifica con un nuovo marchio che riunendo passato, presente e futuro del club vuole consolidarne l’unione e il senso di appartenenza con la sua terra e i suoi tifosi. Il nuovo marchio ha nel centro la Leonessa della città di Brescia a simboleggiare il coraggio e la determinazione che da sempre contraddistinguono lo spirito dei bresciani nell’affrontare ogni sfida e seppur di stile grafico moderno e proiettato al futuro mantiene un solido legame con le proprie origini e le propria identità che rivendica con onore ed orgoglio. Il successo che seguirà questo marchio, sarà frutto della passione dei nostri tifosi e del lavoro di dipendenti e calciatori che realizzino con i fatti le aspettative e i sogni di tutti noi, rendendoci fieri del nostro duro impegno di ogni giorno. La nostra comunità lo ha già dimostrato egregiamente nell’industria, nel mondo imprenditoriale, nella politica; siamo certi che, animata dallo stesso spirito, possa farlo anche nello Sport». La rivoluzione di Massimo Cellino continua e non si arresta.
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