Cinque persone nei guai, tre finite in carcere e due attualmente irreperibili, probabilmente all’estero. Con queste misure cautelari eseguita in mattinata, Carabinieri e Polizia sperano di aver posto la parola fine alle numerose spaccate in negozi di e-bike avvenute nei mesi passati in provincia di Brescia.
Le persone indagate, identificate dopo una lunga indagine, sono tutte di origine moldava e oltre ai colpi nei negozi di bicilette sono anche accusate di furti aggravati in abitazione e ricettazione commessi nelle province di Mantova, Verona, Piacenza.
Ai cinque indagati sarebbero riconducibili ad esempio il furto di nove e-bike a Manerba per un valore di 50mila euro, di altre otto a Idro per un valore di 32mila euro e ancora di sei biciclette a Castegnato per un valore di 40mila euro. Oltre alla merce sottratta infatti, bisogna anche quantificare i costi degli ingenti danni ai negozi causati dalle spaccate.
Secondo le forze dell’ordine, le indagini hanno permesso di identificare tutti i presunti appartenenti a questa associazione a delinquere. Sarà quindi il processo a stabilire le eventuali responsabilità.