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Si arresta la discesa dell’industria bresciana, ma è presto per gioire

Timidi segnali positivi, sebbene non ancora di ripresa, per il manifatturiero bresciano. Dopo ben cinque rilevazioni consecutive in negativo, fra luglio e settembre la discesa si è fermata con una variazione sullo stesso periodo del 2023 pari allo 0,0%. Il centro studi di Confindustria Brescia specifica però che tale risultatato non è da ricodurre tanto nell’assestamento dei livelli espressi dall’industria del territorio, quanto piuttosto nel confronto con un trimestre non particolarmente brillante.

È invece negativa la variazione rispetto al trimestre precedente (-3,9%), ma in questo caso bisogna fare i conti con l’estate e con la consueta chiusura della maggior parte degli stabilimenti nei mesi caldi. C’è poi da aggiungere la zavorra di un contesto macroeconomico generale fiacco che si riverbera in una diminuzione della domanda.

Questa variabile è il fattore che maggiormente limita la produzione bresciana, seguito da scarsità di manodopera, problemi geopolitici, scarsità di materie prime e di macchinari.

“Lo stop della discesa della produzione bresciana, dopo 5 rilevazioni negative consecutive, è certamente positivo, anche se rimangono alcuni dubbi e incertezze sulle prospettive per i prossimi mesi – è stato il commento del presidente degli isdustriali bresciani Franco Gussalli Beretta – Quanto riscontrato nella manifattura bresciana nel trimestre estivo si inserisce in un contesto nazionale non particolarmente brillante per il comparto industriale e anche il quadro internazionale non appare entusiasmante”.

I dati nel dettaglio

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