Una piaga tristemente diffusa e nota, difficile da estirpare. Stiamo parlando delle truffe agli anziani, vittime privilegiate di malviventi che sperano di portarsi a casa gioielli e denaro contando magari sui punti deboli di queste persone: condizioni di salute magari precarie, debolezza fisica, solitudine e quindi bisogno di incontrare qualcuno.
L’ultimo episodio è avvenuto a Mompiano dove durante il pomeriggio due truffatori hanno raggirato una donna di 83 anni. Le modalità sono sempre le stesse: uno dei due si finge un tecnico, in questo caso un idraulico che doveva effettuare un controllo alle tubature. Terminato il controllo l’uomo è andato via, e solo dopo pochi minuti la vittima si è resa conto che il suo portafoglio e tutti i suoi gioielli erano stati portati via.
“È fondamentale sensibilizzare i nostri anziani informandoli sulle varie tipologie di stratagemmi messi in atto dai criminali senza scrupoli che provano in tutti i modi ad introdursi nelle loro case – ha ricordato la Questura – spacciandosi per appartenenti alle Forze dell’ordine, assicuratori, avvocati, tecnici del gas, dell’acqua, dell’energia elettrica, ufficiali giudiziari, corrieri per consegne pacchi”.
Di capitale importanza, dopo aver subito atti di questo tipo, è superare anche la vergogna di essere stati beffati e denunciare l’accaduto alle autorità. Il numero di riferimento è sempre e comunque il 112.
I consigli della Polizia contro le truffe agli anziani:
Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il numero unico di emergenza 1 1 2 e richiedere l’intervento di una pattuglia.
Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili. Fate attenzione a improvvise manifestazioni di affetto da parte di estranei, siano essi uomini o giovani donne che cercano di abbraccairvi. L’intento è di derubarvi di quanto avete indosso.
Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio in alternativa cercate un poliziotto o una compagnia sicura.
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
Quando utilizzate il bancomat, fatelo con prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.
Foto d’archivio.