“Questo giardino pubblico si può usare liberamente” troviamo scritto su un cartello nei pressi del parco Parenzo sud-est. Una persona non a conoscenza della questione Caffaro potrebbe trovare questa scritta paradossale, ma la nostra realtà deve fare i conti con la contaminazione anche dei parchi pubblici e della loro chiusura per bonifica.
In queste ore però, come recita il cartello, il Parenzo sud-est è tornato. Libero, rinnovato e soprattutto sicuro. Il progetto esecutivo della bonifica ha riguardato una superficie di circa 6.800 metri quadrati e ha comportato una spesa complessiva di quasi 900mila euro. Il 6 novembre 2020 sono iniziati i lavori, il cui completamento è stato certificato dalla provincia di Brescia lo scorso 10 febbraio.
Il terreno contaminato, uno scavo della profondità di 50 centimetri, è stato asportato, depositato in una zona di stoccaggio, analizzato e trasferito agli impianti di destinazione. Si è quindi provveduto al ripristino del livellamento con una pari quantità di terreno.
Per ridurre la produzione di polveri, durante gli scavi sono state adottate procedure specifiche: il cantiere è stato recintato con pannelli ciechi alti due metri e sono stati impiegati nebulizzatori ad acqua durante lo spostamento del materiale. Inoltre, la qualità dell’aria è stata costantemente monitorata.