La visita del ministro delle Infrstrutture e vicepremier Matteo Salvini al cantiere della corda molle a Travagliato è arrivata nel giorno in cui, a pochi chilometri di distanza, si stavano celebrando i funerali del giovane Federico Doga, travolto e ucciso sabato sera a Iseo.
Inevitabile quindi che, fra le domande dei giornalisti, ne arrivasse una relativa alla sicurezza stradale. Salvini è tornato su quello che anche nelle scorse settimane è stato un po’ il cavallo di battaglie del Carroccio sul tema: revoca della patente di guida, anche a vita.
“Perché se uno si mette alla guida ubriaco marcio o sotto l’effetto di droghe – ha detto davanti ai microfoni – sa che è un potenziale assassino e non basta sospendergli la patente per qualche mese o per qualche anno”.
Dopo aver richiamato l’appello di Mattarella, Salvini ha aggiunto che già sul finire dello scorso anno si era tenuta una riunione interministeriale che oltre a coinvolgere il suo dicastero, aveva metto attorno a un tavolo il Ministro dell’Interno (“ci siano più controlli e più sanzioni”) e dell’Istruzione (“l’educazione stradale sia realtà in tutte le scuole”).