Ormai lontano è il 1960, anno di inizio dell’incremento demografico sostenuto dall’economia.
A rivelarlo sono i dati che vedono, dal ’71 ad oggi, i nuovi nati ogni anno passare da 3289 a 1604 nella sola provincia di Brescia.
A tamponare l’emorragia non bastano più neanche gli stranieri fonte a cui, sin dagli anni ’90, diversi organismi sociali direttamente connessi a questo dato si appoggiano.
Il più colpito di questi sistemi è la scuola, in particolare elementare e materna, che passa dai 13576 alunni del 2008 agli 11601 attesi questo settembre.
Con questi numeri, che si tradurranno in più di un centinaio di aule vuote, la palla passa ai comuni a cui spetterà decidere il da farsi.