Somministrazione di alcolici a minori: giro di vite della Polizia Locale
Sono state le segnalazioni dei genitori, fortemente preoccupati per le condizioni di salute dei figli dopo serate brave, a dare impulso all’operazione condotta dalla Polizia Locale di Brescia che per due mesi ha messo sotto la lente d’osservazione i locali della movida bresciana frequentati da minorenni. Agenti in borghese si sono mischiati tra la folla per scrutare il comportamento di baristi e clienti. Numerose sono state le infrazioni trovate: da aprile a giugno 17 sono stati i locali controllati. L’attività ha permesso di accertare 17 violazioni penali (per somministrazione di alcolici a minori di 16 anni) e 32 amministrative (per somministrazioni a giovani tra i 16 e i 18 anni). Ma cosa devono fare i gestori dei bar? Innanzi tutto chiedere i documenti è la regola fondamentale ma purtroppo non sempre avviene. Ai genitori invece va attribuito il compito di educare e crescere i ragazzi in modo che non debbano usare l’alcol come motivo di svago. Nel frattempo le politiche di repressione continueranno. L’alcol somministrato agli under 16 prevede una sanzione penale con ammenda da 516 a 2582 euro e l’arresto domiciliare da 15 a 45 giorni. La recidiva porta alla sospensione dell’attività per tre mesi ed è prevista anche per il provvedimento amministrativo la cui sanzione è di 333 euro.
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