Souad Allou: al vaglio il terriccio sotto le scarpe di El Biti
Risalire al luogo dove sarebbe stato occultato il cadavere della 29enne marocchina Suad Allou attraverso l’analisi del terriccio che il marito 50enne Abdelmjid El Biti aveva sotto le scarpe da lavoro domenica notte 3 giugno quando le telecamere di un bar sotto casa della moglie lo hanno immortalato mentre trascinava un pesante sacco nero. E’ questa la pista sulla quale si stanno muovendo gli inquirenti per cercare di dare un ordine alle cose ma soprattutto trovare la chiusura del cerchio della sparizione della donna. Secondo il Gip Lorenzo Benini la donna sarebbe uscita di casa solo nel sacco nero, altre alternative non sono state prese in considerazione. Ed è per tale ragione che l’ex marito El Biti rimane in carcere con l’accusa di omicidio ed occultamento di cadavere. Nonostante la sua resistenza agli interrogatori gli inquirenti non hanno dubbi sulla sua colpevolezza. A questo punto solo il ritrovamento del corpo della giovane mamma chiuderebbe il cerchio. El Biti era vestito con la tuta da lavoro e le scarpe antinfortunistiche. Proprio sulle calzature e sul terriccio nella suola si scava per cercare un indizio sul tipo di terreno nel quale l’uomo avrebbe gettato il corpo della moglie. Il 50enne si è però mosso senza telefono cellulare e quindi l’unica cella agganciata la sera della scomparsa della moglie è quella di casa sua a Seniga. Esami di laboratorio a parte le ricerche di Suad Allou non si fermano: da via Milano a Seniga gli agenti della Squadra Mobile della Questura battono il territorio senza sosta. Sotto stretta osservazioni ci sono torrenti e fiumi nella zona.