Spaccio di droga, estorsione e lesioni personali. Queste sono le pesanti accuse che ora pendono sul capo di nove giovani e giovanissimi della provincia finiti nella rete del Carabinieri che nelle scorse ore ne hanno arrestati due.
La lunga indagine, condotta dai militari della Stazione di Gussago e coordinata dalle Procure della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni e del Tribunale Ordinario di Brescia, ha avuto il suo epilogo con l’emissione di due ordini di custodia cautelare in carcere per altrettanti minorenni di 17 anni. Attualmente per gli altri sette indagati, quattro dei quali a loro volta minori, la Procura ha disposto una perquisizione.
Tutti gli indagati sono risultati coinvolti in una vasta attività di vendita di stupefacenti a una clientela in gran parte formata da giovanissimi sempre minorenni. Ad aggravare la situazione poi, i Carabinieri hanno anche accertato diversi episodi di violenza volti all’estorsione e talvolta culminati con veri e propri pestaggi. L’obiettivo di questi raid punitivi era quello di recuperare i vari crediti maturati con i clienti.
Come detto, due giovani sono finiti in manette e sono subito stati trasferiti nel carcere minorile di Milano, mentre le perquisizione agli altri membri di questa mini organizzazione ha portato al rinvenimento di modiche quantità di hashish nelle loro abitazioni.