È bloccata in una grotta della bergamasca dalla prima serata di domenica e da quel momento i tecnici del Soccorso alpino sono al lavoro senza sosta per provare a recuperarla. Siamo a Fonteno, nella grotta chiamata “Bueno Fonteno”. La sventurata speleologa è una donna di Adro che si è infortunata, per fortuna non gravemente, non riuscendo più a risalire.
L’operazione di recupero è molto difficoltosa a causa di numerose variabili a partire dal fatto che si tratta di una grotta tutt’ora in esplorazione. I tecnici di soccorso speleologico del Cnsas Lombardo sono affiancati dai colleghi di Veneto e Trentino, arrivato oggi anche un gruppo di soccorritori da Piemonte, Emilia Romagna e Alto Adige.
Al momento – fanno sapere dal Soccorso alpino – non è ancora possibile fare una stima precisa dei tempi necessari per completare l’operazione: gli interventi di soccorso in grotta, per via di una serie di fattori tra cui la conformazione più o meno complessa del percorso, richiedono parecchie ore d’impegno e ricambi di squadre.
All’interno sono presenti due medici del Cnsas specializzati nel soccorso in grotta e altri sanitari stanno arrivando sul posto, per garantire l’assistenza alla speleologa infortunata.