L’epidemia da coronavirus “non si è conclusa, non è finita: ci sono ancora focolai di trasmissione attivi. Il virus, anche se in forma ridotta e con una prevalenza di casi asintomatici, continua a circolare”.
Lo ha ricordato il ministro della Salute Roberto Speranza nell’Aula del Senato: “Siamo sulla strada giusta, ma il nemico non è vinto – ha sottolineato – Perché convivendo con il Covid, in una situazione in cui aumentano le attività e si liberalizzano gli spostamenti, ne deriva inevitabilmente il moltiplicarsi delle probabilità di ‘incontrare’ il virus. Per questo è ancora indispensabile il distanziamento, l’utilizzo delle mascherine, l’igiene personale, evitare gli assembramenti, restare a casa ed avvisare il medico immediatamente ai primi sintomi”.
“Per questo bisogna continuare a rispettare rigorosamente le misure di quarantena – ha continuato Speranza – Per questo non bisogna abbassare la guardia nel rispetto dei protocolli di sicurezza definiti per la riapertura delle attività produttive, commerciali, e le altre attività autorizzate. Per questo bisogna continuare le attività di screening e contact tracing, anche con le nuove tecnologie e con l’analisi sierologica in corso”.
“Con il prossimo dpcm, a cui lavoreremo immediatamente dopo questo passaggio parlamentare, dovremmo decidere eventuali ed ulteriori misure di allentamento, su cui oggi ascolterò con attenzione le valutazioni del Senato della Repubblica e domani della Camera – ha concluso il Ministro – Uno dei nodi più rilevanti riguarda gli spostamenti internazionali da e verso i paesi extra Shengen. La mia opinione è che il quadro epidemiologico mondiale non offra ancora sufficienti garanzie per una apertura senza regole prudenziali già dal 15 giugno”.
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