“Uso della mascherina nei luoghi chiusi, distanziamento e divieto di assembramento, lavaggio frequente delle mani restano fondamentali anche in questa fase profondamene diversa da quella del lockdown”. Lo ricorda il ministro della Salute, Roberto Speranza, a “Radio anch’io” su Rai Radiouno. “In questi mesi non ho fatto polemica con nessuno”, ha continuato Speranza (rispondendo ad una domanda sul ‘No’ alle mascherine di Matteo Salvini), “e continuo a pensare che sia importante non dividersi su questioni fondamentali. Ci sono misure essenziali, che non possono essere messe in discussione se non vogliamo vanificare i risultati ottenuti”.
Speranza, secondo quanto scrive Repubblica, ha spiegato che il Paese deve essere unito. “Queste regole sono essenziali, non possono essere messe in discussione. Bisogna avere senso dello Stato e delle istituzioni”, ha aggiunto.
Il ministro della Salute ha ricordato inoltre che “siamo tra i pochi Paesi al mondo che hanno imposto l’obbligo di quarantena a tutti i cittadini che negli ultimi 14 giorni sono stati in Paesi extraeuropei o extra Schengen”. “Si tratta di un provvedimento duro ma necessario – sottolinea – allargato anche a due Paesi europei come Bulgaria e Romania, che vivono una situazione sanitaria tutt’altro che semplice”. Per chi arriva in pullman da questi Paesi “tutte le Regioni stanno organizzando controlli e l’indicazione del governo è di farli e di assicurarsi che venga rispettato l’obbligo di quarantena”.
Il ministro della Salute ha fatto sapere che a fine agosto si riunirà il Comitato tecnico scientifico “per una valutazione finale ma la nostra priorità è riaprire tutte le scuole, di ogni ordine e grado”. Speranza ha, però, sottolineato la necessità di “riaprire in totale sicurezza”. “La scelta di chiudere le scuole è stata – ha concluso il ministro – la scelta più dolorosa che ho dovuto compiere, ma indispensabile. In alcuni Paesi la riapertura ha fatto rialzare la curva. Ci vuole la massima cautela”.