Il presidente e AD della Formula 1, Stefano Domenicali, ha elogiato Shanghai come una pietra angolare del futuro globale dello sport, ribadendo la crescente influenza della Cina nella strategia mondiale della F1. Dal suo debutto nel 2004 allo Shanghai International Circuit, il Gran premio di Cina ha ottenuto a dicembre scorso un'estensione contrattuale di cinque anni, garantendosi un posto in calendario fino al 2030. "Shanghai ha un potenziale incredibile per sviluppare la cultura della F1 e del motorsport in Cina", ha dichiarato Domenicali a Xinhua a margine del Gran premio di Cina 2025. "Shanghai e la Cina saranno sicuramente al centro del nostro calendario in futuro". Il rinnovo si basa sul successo dell'edizione 2024, che ha accolto 200.000 tifosi dopo una pausa di quattro anni dovuta alla pandemia. La gara di quest'anno, secondo appuntamento della stagione dopo Melbourne, è già vicina al tutto esaurito. "Questo evento ha il potenziale per diventare due o tre volte più grande di quanto non sia ora", ha affermato Domenicali, esprimendo fiducia nel mercato cinese, dove la F1 ha riferito una crescita della fanbase fino a oltre 200 milioni di persone, metà delle quali donne, con un pubblico sempre più giovane, benestante e istruito a guidare la partecipazione. Dopo la Sprint race inaugurale ospitata da Shanghai, il formato è stato confermato anche per questo weekend. "Il feedback è stato molto positivo. Per questo lo stiamo mantenendo", ha sottolineato Domenicali, evidenziando il format teso a mantenere "una grande intensità" per i tifosi. Questa strategia si inserisce in un piano più ampio per rafforzare il legame con la Cina, dove, secondo le statistiche della F1, il pubblico televisivo è aumentato del 35% nel 2024, superando i 100 milioni di spettatori unici, mentre i follower su varie piattaforme sociali cinesi hanno superato i 4,3 milioni. Secondo Domenicali, promuovere la diversità è un elemento chiave della strategia di localizzazione della F1, in particolare attraverso iniziative come la F1 Academy interamente femminile. Con Shanghai che ospita la gara inaugurale della stagione 2025 di questa serie e il debutto del torneo in Asia dopo la sua edizione inaugurale nel 2023, Shi Wei è pronta a entrare nella storia questo weekend come prima pilota cinese a competere nella F1 Academy. "Crediamo nella diversità, non solo per i piloti, ma anche per ingegneri, meccanici e dirigenti", ha dichiarato Domenicali, aggiungendo che la partecipazione di Shi crea "un'incredibile spinta" per ispirare le giovani donne. L'italiano ha incoraggiato Shi a "godersi il momento... è il primo passo per il (suo) futuro". L'attenzione ai giovani va oltre la pista, con Domenicali che ha sottolineato la necessità di "parlare il linguaggio dei ragazzi" attraverso contenuti e piattaforme su misura, una strategia che sta già ottenendo successo a livello globale. "La Cina è molto grande. Dobbiamo sviluppare una strategia a partire dalle basi", ha affermato, evidenziando i piani per sfruttare le piattaforme sociali locali per sostenere la crescita. Secondo Domenicali, il passaggio del pilota cinese Zhou Guanyu alla Ferrari come pilota di riserva ha ulteriormente rafforzato l'attrattiva commerciale della F1 nel Paese. Domenicali, che ha lavorato con Zhou ai tempi della Ferrari Academy, ha elogiato il 25enne definendolo un "ambasciatore credibile", sottolineando che la sua "connessione cinese rafforzerà la nostra presenza in questo mercato". Sebbene Zhou abbia mancato di poco la zona punti nella Sprint di Shanghai dello scorso anno, quando gareggiava come pilota per la Sauber, Domenicali ha affermato che il debutto in casa del pilota nativo di Shanghai ha simbolizzato la crescente influenza della Cina, aggiungendo che "la sua voce qui ha credibilità" e lasciando intendere una collaborazione per massimizzare il ruolo di Zhou. Sebbene nuovi talenti cinesi restino all'orizzonte, Domenicali ha avvertito che "il passaporto è importante, ma la qualità deve venire prima di tutto". Tuttavia, si è detto fiducioso che, con continui investimenti in programmi di base ed eventi come la F1 Academy, la pipeline di talenti in Cina maturerà: "È solo una questione di tempo", ha concluso.

Il presidente e AD della Formula 1, Stefano Domenicali, ha elogiato Shanghai come una pietra angolare del futuro globale dello sport, ribadendo la crescente influenza della Cina nella strategia mondiale della F1.

Dal suo debutto nel 2004 allo Shanghai International Circuit, il Gran premio di Cina ha ottenuto a dicembre scorso un’estensione contrattuale di cinque anni, garantendosi un posto in calendario fino al 2030.

“Shanghai ha un potenziale incredibile per sviluppare la cultura della F1 e del motorsport in Cina”, ha dichiarato Domenicali a Xinhua a margine del Gran premio di Cina 2025. “Shanghai e la Cina saranno sicuramente al centro del nostro calendario in futuro”.

Il rinnovo si basa sul successo dell’edizione 2024, che ha accolto 200.000 tifosi dopo una pausa di quattro anni dovuta alla pandemia. La gara di quest’anno, secondo appuntamento della stagione dopo Melbourne, è già vicina al tutto esaurito.

“Questo evento ha il potenziale per diventare due o tre volte più grande di quanto non sia ora”, ha affermato Domenicali, esprimendo fiducia nel mercato cinese, dove la F1 ha riferito una crescita della fanbase fino a oltre 200 milioni di persone, metà delle quali donne, con un pubblico sempre più giovane, benestante e istruito a guidare la partecipazione.

Dopo la Sprint race inaugurale ospitata da Shanghai, il formato è stato confermato anche per questo weekend. “Il feedback è stato molto positivo. Per questo lo stiamo mantenendo”, ha sottolineato Domenicali, evidenziando il format teso a mantenere “una grande intensità” per i tifosi.

Questa strategia si inserisce in un piano più ampio per rafforzare il legame con la Cina, dove, secondo le statistiche della F1, il pubblico televisivo è aumentato del 35% nel 2024, superando i 100 milioni di spettatori unici, mentre i follower su varie piattaforme sociali cinesi hanno superato i 4,3 milioni.

Secondo Domenicali, promuovere la diversità è un elemento chiave della strategia di localizzazione della F1, in particolare attraverso iniziative come la F1 Academy interamente femminile. Con Shanghai che ospita la gara inaugurale della stagione 2025 di questa serie e il debutto del torneo in Asia dopo la sua edizione inaugurale nel 2023, Shi Wei è pronta a entrare nella storia questo weekend come prima pilota cinese a competere nella F1 Academy.

“Crediamo nella diversità, non solo per i piloti, ma anche per ingegneri, meccanici e dirigenti”, ha dichiarato Domenicali, aggiungendo che la partecipazione di Shi crea “un’incredibile spinta” per ispirare le giovani donne. L’italiano ha incoraggiato Shi a “godersi il momento… è il primo passo per il (suo) futuro”.

L’attenzione ai giovani va oltre la pista, con Domenicali che ha sottolineato la necessità di “parlare il linguaggio dei ragazzi” attraverso contenuti e piattaforme su misura, una strategia che sta già ottenendo successo a livello globale. “La Cina è molto grande. Dobbiamo sviluppare una strategia a partire dalle basi”, ha affermato, evidenziando i piani per sfruttare le piattaforme sociali locali per sostenere la crescita.

Secondo Domenicali, il passaggio del pilota cinese Zhou Guanyu alla Ferrari come pilota di riserva ha ulteriormente rafforzato l’attrattiva commerciale della F1 nel Paese. Domenicali, che ha lavorato con Zhou ai tempi della Ferrari Academy, ha elogiato il 25enne definendolo un “ambasciatore credibile”, sottolineando che la sua “connessione cinese rafforzerà la nostra presenza in questo mercato”.

Sebbene Zhou abbia mancato di poco la zona punti nella Sprint di Shanghai dello scorso anno, quando gareggiava come pilota per la Sauber, Domenicali ha affermato che il debutto in casa del pilota nativo di Shanghai ha simbolizzato la crescente influenza della Cina, aggiungendo che “la sua voce qui ha credibilità” e lasciando intendere una collaborazione per massimizzare il ruolo di Zhou.

Sebbene nuovi talenti cinesi restino all’orizzonte, Domenicali ha avvertito che “il passaporto è importante, ma la qualità deve venire prima di tutto”.

Tuttavia, si è detto fiducioso che, con continui investimenti in programmi di base ed eventi come la F1 Academy, la pipeline di talenti in Cina maturerà: “È solo una questione di tempo”, ha concluso. (Xin)

 © Xinhua