Tre ragazzini che sputano sulla bandiera italiana, la calpestano urlando “che schifo”. L’autore del video, inviato alla nostra redazione e ad Orgoglio Bresciano, conferma che si tratta di ragazzini non italiani.
Quanto siano consapevoli della gravità del loro gesto, che a tutti gli effetti è un reato, non lo sappiamo. Ma abbiamo deciso di scrivere e pubblicare solo per porre l’attenzione sull’ignoranza e la totale assenza di educazione civica ai giovanissimi.
E su questo, tirarsi fuori o fare lo scaricabarile non risolve la situazione. E, per inciso, non lo risolvono né la Polizia (o le forze dell’Ordine) o peggio ancora il carcere.
Ci auguriamo che da queste immagini vengano identificati gli autori (in redazione abbiamo ovviamente la versione con i volti non coperti) e che vengano puniti con una “equa punizione”: una punizione “civica” in grado di fargli comprendere la gravità del loro gesto, non tanto perché compiuto nei confronti della bandiera italiana ma di qualsiasi altra bandiera o comunità internazionale.
IL VIDEO
SERVE EDUCAZIONE, SERVONO EDUCATORI E STRUTTURE IDONEE
Quello che ci dovrebbero suggerire queste immagini è la mancanza o l’insufficienza di programmi di educazione civica, strutture e centri che possano insegnare e accompagnare questi ragazzi quando la famiglia non è in grado di farlo.
Sputare e calpestare una bandiera ci dovrebbe mettere in allarme perché la direzione intrapresa da questi giovani è una strada pericolosa non solo per loro ma per l’intera comunità.