Questa notte si cambia l’ora. Dopo gli ultimi mesi trascorsi con l’ora legale si passa a quella solare quindi le lancette vanno tirate indietro di un’ora passando così dalle 3 alle 2 di notte. Questo, come si dice da prassi a ogni cambio, ci farà dormire un’ora in più, ma ci porterà via anche un’ora di luce la sera. Ritroveremo l’ora legale all’alba della prossima primavera il 27 marzo 2022.
Secondo i dati di Terna in Italia il cambio dell’ora è molto utile, ha infatti calcolato che negli scorsi sette mesi l’ora legale ha permesso di risparmiare 450 milioni di kWh che significa circa 105 milioni di euro. Le ricadute positive però non riguardano solo risparmi economici ed energetici. Il minor consumo elettrico, infatti, ha consentito al Paese di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 215 mila tonnellate.
Sempre secondo Terna dal 2004 al 2021 il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro.
Nel periodo primavera-estate i mesi che segnano il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre. Spostando in avanti le lancette di un’ora si ritarda, infatti, l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi l’effetto ‘ritardo’ nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico.
In Europa il cambio è in vigore dal lontano 1976 e ormai da anni è stata ventilata da più parti e a più riprese la sua abolizione. Nel 2019 il Parlamento europeo l’ha votata a larga maggioranza, ma è stata lasciata libertà di scelta ai singoli Paesi.