Stop alle nuove discariche: Aib fa ricorso alla Regione
L’Associazione industriale bresciana fa ricorso contro il nuovo indice di pressione ambientale approvato il 2 ottobre dalla Regione, che proprio sulla scorta del caso Brescia (148 discariche per un totale di quasi 60 milioni di metri cubi di scorie interrate) aveva fissato paletti più restrittivi.
Per questo ha reso più severe le regole approvate tre anni fa, abbassando di un ulteriore 60% il quantitativo massimo di rifiuti smaltibili sul territorio.
Con l’indice di pressione «areale» la soglia limite passa da 160 mila a 64 mila mc ogni 78 chilometri quadrati (ovvero un raggio di 5 km dalla nuova potenziale discarica).
Il fattore di pressione comunale, invece, è stato abbassato a 145 mila mc per chilometro quadrato.
Criteri pensati per stoppare l’autorizzazione di nuove domande di discarica e rendere più ostici gli iter già in corso (Padana Green a Montichiari, Castella 2 a Rezzato, Cava Inferno a Ghedi, Cerca a Travagliato) che dovrebbero portare altri 5 milioni di mc di scorie, quando il Bresciano già ospita il 17% di tutti i rifiuti speciali d’Italia.
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