Il latte bresciano è sicuro e assolutamente libero da presenze di sostanze antibiotiche. Questo è quanto certificato da una ricerca condotta dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna (IZSLER) e l’Ats Brescia.
“I dati della ricerca sul latte prodotto nel territorio della provincia di Brescia dicono che è assolutamente sicuro – ha dichiarato con soddisfazione l’assessore regionale Fabio Rolfi – Lo certificano i dati di una ricerca scientifica che ha analizzato in maniera approfondita il prodotto presente nelle cisterne della provincia bresciana”.
Nella ricerca si è analizzata la presenza, e quindi l’uso, di una sessantina di antibiotici, come Beta-Lattamici, Amfeniceli, Chinoloci, Macrolidi, Pleuromutiline, Sulfamidici, Tetracicline, Rifaximina, Lincomicina e Trimetroprim. Con gli allevatori bresciani promossi visto il basso uso delle sostanze antibiotiche rilevato dalle analisi della ricerca scientifica realizzata.
“Amplieremo questo tipo di analisi – ha annunciato l’assessore – anche alla carne rossa e alle uova a tutela del consumatore, ma anche a dimostrazione dell’attenzione e professionalità dei nostri produttori e allevatori. Questi dati devono essere messi a disposizione della comunità scientifica e possono aiutare diverse fakenews sul latte e sulla zootecnia nonché aiutare i consumatori nella loro scelta”.