Sono state inevitabilmente numerose e immediate le reazioni dopo la comparsa delle svastiche in centro storico a Brescia, fra piazza Loggia e via Trieste.
“Le svastiche che hanno imbrattato il monumento della Bella Italia e il muro del liceo Gambara in via Triste sono un palese affronto all’anima democratica e inclusiva della nostra città – ha scritto in una nota la sindaca Laura Castelletti – Non ci faremo condizionare da chi, con azioni becere, pensa di intimidire le istituzioni e i cittadini, seminando paura e odio. Non arretreremo, continueremo a promuovere e difendere i valori democratici nei quali ci riconosciamo. Siamo medaglia d’argento alla Resistenza, siamo stati feriti dalla strage neofascista di piazza Loggia, questi estremisti non troveranno terreno fertile nella nostra città. Mi aspetto che tutte le forze politiche che siedono in Consiglio comunale prendano le distanze, in modo netto, da questi atti inaccettabili. Brescia è, e continuerà ad essere, libera, antifascista e democratica”.
“Al di là dei responsabili ci preoccupa chi crea questo clima di divisione e odio, che è esattamente il contrario di quello che la città di Brescia rappresenta e ha rappresentato nella sua storia – è stata la prima reazione politica, firmata dal deputato Pd Gianantonio Girelli – Davanti a questi segnali, chiedo che anche i partiti di centro destra, prendano le distanze senza ambiguità da questi segnali e simboli, che nulla hanno a che fare con il normale confronto di idee ma che riportano ad una tragica stagione che purtroppo il nostro Paese ha sperimentato e alla quale è stata data una risposta definitiva nella nostra Costituzione”.
“La Brescia civile e democratica nella quale si riconoscono tutti i bresciani, ne sono certo, non si farà trascinare in questa spirale, e continuerà a lavorare per il rispetto, la giustizia, il dialogo, la solidarietà e l’inclusione, come nella sua alta tradizione municipale” gli ha fatto eco il senatore Del Alfredo Bazoli.
“No a Brescia questo non lo possiamo permettere – ha dichiarato l’ex primo cittadino Emilio Del Bono – La sfida provocatoria si sta pericolosamente alzando e noi con gli strumenti della Democrazia dobbiamo rispondere in modo netto, fermo, unanime”.
Il gesto è stato condannato anche dal segretario provinciale di Sinistra italiana Luca Trentini, che ha sottolineato come sia avvenuto all’indomani dell’annuncio della manifestazione antifascista programmata per venerdì alle 17.30 in largo Formentone in risposta al corteo di estrema destra di pochi giorni fa.
Non si è fatta attendere anche la presa di posizione del centrodestra in Loggia che, unito, ha firmato un lunga nota stampa:
“Un grave e intollerabile atto è stato compiuto a Brescia, con l’apparizione di scritte inneggianti alla svastica. Un episodio che non può essere minimizzato e che va condannato senza se e senza ma. Questo gesto è un’offesa alla nostra comunità, alla memoria storica della nostra città e soprattutto ai tanti deportati e alle vittime del nazifascismo, che devono essere ricordati con il massimo rispetto.
Brescia, con la sua storia, la sua tradizione di resistenza e di libertà, deve rimanere unita nella condanna di simili manifestazioni di odio. Non c’è bisogno che ci venga richiesto alcun intervento, come sottolineato dall’onorevole Girelli, che purtroppo non ha avuto parole per commentare l’atteggiamento esitante della sua coalizione di Sinistra, che in più occasioni ha mostrato divisioni e incertezze di fronte al tema dell’antisemitismo.
Questo episodio rappresenta una macchia per la nostra città e un’offesa ai valori di pace, democrazia e solidarietà che ci uniscono. Non possiamo e non dobbiamo permettere che simili gesti oscurino la nostra storia e il nostro impegno per un futuro di rispetto e libertà”.