“Da 60 a 100 euro, dipende dal reddito, in più busta paga da luglio 2023 per sei mesi, fino alla fine dell’anno”. Sarebbe questo, tradotto nella pratica, l’impatto del taglio del cuneo fiscale deciso dal Governo nel Decreto Lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri il 1° Maggio .
“Abbiamo fatto una cosa molto importante -dice Giorgetti a margine della serata dedicata al sostegno a Fabio Rolfi nella corsa per la Loggia- è una festa per il Governo ma soprattutto per i lavoratori”.
“Noi abbiamo ereditato uno sconto molto più ridotto -prosegue Giorgetti- di 2 punti percentuali. Tutti dicevano che non l’avremmo riconfermato, invece non solo l’abbiamo riconfermato ma l’abbiamo rafforzato, adesso l’abbiamo più che triplicato per i lavoratori che guadagnano fino a 25mila euro e più che raddoppiata per quelli che guadagnano fino a 35mila euro. Abbiamo fatto una cosa giusta -ha aggiunto il Ministro delle Finanze – specialmente in un momento come questo con il carovita e con le famiglie che fanno fatica”.
Quindi -ha concluso Giorgetti- il Governo dopo aver fatto dei sacrifici, ha assunto decisione difficili e oggi può andare incontro oggi, in qualche modo, alle famiglie in difficoltà”.
Il Ministro Giorgetti però non ha risposto alla domanda. Ed verosimile che il Governo abbia di fatto deciso il taglio del cuneo fiscale, come misura temporanea e non strutturale, con una tempistica non casuale.