Meglio tardi che mai. Si può riassumere così il discorso legato alla Tav Brescia-Verona. L’alta velocità si farà, dopo 27 anni di ritardo e più di 50 miliardi di euro di perdite legate ai ritardi per la realizzazione.
Dopo la bocciatura della Torino – Lione, il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha approvato la realizzazione della tratta Brescia – Verona, un’apertura importante a favore dei “Sì Tav”. Inoltre, fonti vicine all’esecutivo fanno sapere che il governo Conte vorrebbe inserire l’intera tratta della Tav tra Brescia, Verona, Vicenza e Padova nel decreto “sblocca cantieri”.
Le aperture da Roma arrivano, anche se bisognerà aspettare il maggio 2020 per l’apertura dei cantieri e l’inizio dei lavori. Un ritardo che può costare quasi 2 miliardi di euro e se si sommano anche i 7 anni per realizzare effettivamente l’opera le cifre salgono vertiginosamente.