Tav, firmato contratto tra RFI e Cepav Due: almeno 530 espropri
Firmato il contratto tra Rfi e Cepav Due per i cantieri della Tav da un miliardo e 645 milioni partendo da Lonato. Un contratto del valore di un miliardo e 645 milioni, sul totale di 2 miliardi e 160 milioni dell’intera tratta, che riguarderà inizialmente lo scavo delle gallerie nella zona del basso Garda, tra Lonato, Desenzano e Peschiera. Il contratto vale per la realizzazione del tracciato ferroviario di circa 48 km, compresi i 2,2 km dell’interconnessione «Verona Merci», di collegamento con l’asse Verona-Brennero. I primi cantieri sono previsti a Lonato entro fine anno. Il primo lotto di lavori riguarderà lo scavo delle gallerie principali: quella di 7,3 chilometri tra Lonato e Desenzano, quella dei Salici a Sona e al Frassino a Peschiera. Intanto circa mille soggetti tra cittadini e imprese attendono gli espropri di terreni e fabbricati, che dopo questa firma subiranno un’accelerazione: non si esclude che si possa procedere addirittura all’occupazione d’urgenza delle aree di cantiere. gli espropri dovrebbero essere 48, a Desenzano 115, a Pozzolengo 18, circa 200 erano previsti a Calcinato. il totale per la parte bresciana della tratta Brescia-Verona era di 530 . Con un contratto firmato, un contratto miliardario con società quotate in borsa, ormai sarà difficile, anche per il nuovo governo a trazione 5 Stelle, poter fermare le ruspe. Anche perché firmatario del contratto non è il governo, ma Rete Ferroviaria Italiana con il consorzio di imprese. Il governo potrebbe, in teoria, revocare le concessioni, ma è possibile, per non dire certo, che a questo punto una mossa simile costerebbe penali molto salate.