Prima la conoscenza poi il progetto. È questo il mantra della Soprintendenza di Brescia sul Teatro Romano. Un mantra che “gela” le ambizioni della Giunta Castelletti e della Sindaca stessa che al restauro e alla nuova vita del teatro Romano tiene particolarmente.
E proprio per questa attenzione della Loggia il Soprintendente, Luca Rinaldi ha dirottato un finanziamento già assegnato alla Soprintendenza di Brescia di 1,5 milioni di euro al Teatro Romano per completare tutti i lavori di manutenzione, iniziata lo scorso anno, e completamento dello scavo. “Sono operazioni prodromiche ad ogni ragionamento possibile e futuro sul progetto di valorizzazione del Teatro” ha precisato l’architetto Rinaldi.
L’ARCHITETTO RINALDI SPIEGA TEMPI E MODALITÀ DI INTERVENTO
MESSAGGIO ALLA LOGGIA, “NON SI PUO’ FARE NESSUN PROGETTO PRIMA DI AVER COMPLETATO LA MANUTENZIONE”
Il Soprintendente è più che chiaro: fin quando i lavori relativi alle indagini preliminari, agli scavi della prima cavea e scaena e al loro restauro, alla progettazione e messa in sicurezza delle strutture “aula dei pilastrini” e al restauro del settore 2, saranno completati è fuori luogo pensare ad un progetto per il futuro del Teatro Romano perché non è possibile sapere oggi, prima dei lavori, quale sarà la struttura sulla quale pensare e realizzare un progetto futuro.
Tradotto: inutile qualsiasi progetto e il coinvolgimento di Archistar perché non avrebbe le basi sulle quali pensare e progettare il futuro di quest’area archeologica. E il cronoprogramma di questi interventi arriva al 2027, ben oltre le aspettative della Loggia.
I FONDI CI SONO PER I LAVORI FINO AL 2027
Il Soprintendente Rinaldi ha poi sottolineato come il dirottamento dei fondi previsti originariamente su un altro progetto consenta già oggi alla Soprintendeva di avere a disposizione 600 mila euro per iniziare i lavori . Gli altri 900 arriveranno entro il 2027 e saranno sufficienti per tutte queste fasi di intervento “preliminare” a progetti futuri.
“LA LOGGIA PENSI A PALAZZO MAGGI GAMBARA, SI PORTI AVANTI CON QUELLO”
“Palazzo Maggi Gambara – prosegue il Soprintendente Rinaldi – farà sicuramente parte di questo intervento complessivo e quindi, lo stesso Comune di Brescia può approfondire e magari portare avanti un progetto su quello che è Palazzo Maggi Gambara per un completamento dei lavori di restauro e di funzionalizzazione perchè nelle ipotesi ho visto che viene pensato come porta d’accesso all’area del Capitolium, all’area degli Scavi Romani.