Finisce con un’ammenda da 50mila rupie, circa 350 euro, la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il bresciano Tiziano Ronchi. Il professore saretino dellaccademia Santa Giulia era stato accusato lo scorso 5 marzo di aver trafugato dei reperti archeologici in un tempio nepalese di Bhaktapur.
Secondo quanto riportato dal dorso bresciano del Corriere, dopo numerosi rinvii il tribunale di Kathmandu ha deciso di non ritenere Ronchi colpevole a seguito dell’ascolto di diversi testimoni e dall’analisi della documentazione. L’ammenda amministrativa significa quindi che non è stato ravisato alcun reato penale. Sanzione che fra l’altro corrisponderebbe a a quanto pagato per la cauzione.
Ronchi era già rientrato a Brescia di sua spontanea volontà alcuni giorni fa, ed era anche tornato ad insegnare. Si chiude quindi postivamente una vicenda diplomatica internazionale che appariva più che mai intricata. Fondamentale è stato il lavoto del Consolato generale d’Italia a Calcutta e del Consolato onorario di Kathmandu, il tutto sotto l’egida della Farnesina.