Torna lo smog a Brescia ma niente limiti alla circolazione
E’ bastata una settimana senza pioggia a Brescia per far tornare ad alzare i livelli delle polveri sottili. Un ritorno non in grande stile, sia chiaro, ma che può comunque rasserenare considerato che Brescia non è in testa alla lista delle città con il maggior quantitativo di PM10. L’arrivo del primo freddo con l’accensione del riscaldamento domestico ad aggiungersi a quello prodotto da traffico ed industrie ha portato il livello di polveri sottili rivelato dall’Arpa oltre i 50 microgrammi per metro cubo: il limite consentito di legge. Inquinanti pronte ad accumularsi tra oggi e domani salvo poi sciogliersi con l’arrivo della pioggia prevista per la giornata di sabato. Non si andrà quindi verso un nuovo filotto record di dodici giorni fuorilegge, come è accaduto dall’ 11 al 22 ottobre. Aria altamente malata e inquinata ad aver fatto scattare tutti e due i livelli del nuovo «protocollo aria» ideato da Regione Lombardia con il primo livello ad attuarsi dopo quattro giorni. Essendo i rilevamenti di aria inquinata di soli due giorni, tra oggi e domani, non ci sarà nessun blocco della circolazione. E nemmeno per la prossima settimana dove è atteso anche l’arrivo della neve a basa quota nella giornata di martedì. Nel caso arrivino altri blocchi della circolazione causa smog, 16 dei 20 comuni dell’area critica hanno adottato volontariamente la delibera per aderire ai blocchi. Si tratta di San Zeno Naviglio è stato il primo, al quale è seguito Borgosatollo, Bovezzo, Sarezzo, Castenedolo, Roncadelle, Rezzato, Castegnato, Botticino, Collebeato, Concesio, Gardone Valtrompia, Gussago, Marcheno, Nuvolera, Mazzano. Mancano all’appello Lumezzane, Flero, Villa Carcina, Nave e Cellatica. All’appello mancherebbero Lumezzane, Flero, Villa Carcina, Nave e Cellatica.
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