Come ogni ultimo fine settimana di ottobre, anche in questo 2024 siamo chiamati al cambio dell’ora per salutare quella legale che ci ha accompagnato da fine marzo e ritrovare quella solare. Il cambio vero e proprio avverrà alle 3 di notte di domenica quando le lancette dovranno tornare indietro di un’ora.
Come si suol dire è il cambio più dolce perchè ci consente di dormire un po’ di più, ma le implicazioni così come le discussioni sono indubbiamente più ampie.
A ogni cambio torna il dibattito sull’opportunità o meno di spostare le lancette. Se i benefici economici sono superiori al cosiddetto stress dovuto alla luce sull’organismo che in molte persone si traduce in mal di testa, stanchezza, insonnia come una sorta di jet-lag. Certo, disagi che affrontiamo praticamente da sempre e che in pochissimo tempo spariranno per lasciare di nuovo spazio alla vita di tutti i giorni.
L’associazione Brescia SiCura – Controllo di vicinato, ha inoltre aggiunto che dal cambio dell’ora di fine ottobre a metà gennaio, probabilmente complice il buio, aumentano in modo allarmante i furti in abitazione.
A illustrare i vantaggi ci pensa Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale. Nei sette mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 340 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 130mila famiglie. Il dato si traduce in un risparmio economico di oltre 75 milioni di euro. Secondo Terna, i benefici dell’ora legale riguardano anche l’ambiente: il minor consumo elettrico ha infatti consentito di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 160 mila tonnellate.
Nel 2024, considerando il periodo di ora legale da domenica 31 marzo a domenica 27 ottobre, giorno in cui tornerà l’ora solare, il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in maggior tutela’ è stato, secondo i dati dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, di circa 22,2 centesimi di euro al lordo delle imposte.
Dal 2004 al 2024, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di oltre 11,7 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro.