La sede legale e due stabilimenti di una società attiva nel Comune di Brescia sono stati perquisiti e quindi sequestrati dai militari dei Carabinieri Forestali e dagli agenti della Polizia ferroviaria. L’azienda è al centro di un’indagine coordinata dalla Dda, nell’ambito della quale risultano al momento indagate due persone.
L’ipotesi di reato avanzata dagli inquirenti è che tale azienda abbia illecitamente raccolto e gestito circa 2.500 tonnellate di rottami metallici di origine domestica, dunque classificabili come rifiuti urbani, sebbene fosse autorizzata al trasporto e al recupero dei soli rifiuti speciali, ossia derivanti da attività industriali e artigianali.
La ditta avrebbe inoltre ammesso nei propri stabilimenti numerosi carichi di rifiuti sprovvisti della necessaria documentazione di tracciabilità o accompagnati da documentazione falsa, allo scopo di ostacolare l’individuazione dell’effettiva origine dei rifiuti stessi.