“La giornata di oggi è un bel traguardo perchè corona sei anni di lavoro”. Federico Manzoni, vice sindaco e assessore alla Mobilità è più che soddisfatto. È un po’ il “papà” di questo tram. Era assessore alla mobilità quando è nata l’idea del tram a Brescia, il progetto, il bando al Ministero che ha portato nelle casse della Loggia 422 milioni, e quindi la fattibilità dell’opera”, è ancora assessore e vice sindaco oggi on il voto del Consiglio Comunale che chiude tutta la fase progettuale e consegna a Brescia Mobilità l’incarico di bandire la gara e individuare l’azienda o le aziende che dovranno realizzare entro il 2030 la “line aT2” .
OPPOSIZIONE IN DIFFICOLTÀ
“Credo che l’opposizione si sia trovata in difficoltà. Da un lato come si fa a dire di no ad un progetto che per 422 dei 426 milioni totali è è già finanziato dallo Stato e quindi assolutamente sostenibile per le casse del Comune, con un progetto la cui qualità è stata è stata messa nero su bianco dallo stesso Ministero che quando si è trattato di finanziarlo ha decretato fosse il primo in graduatoria. E poi – aggiunge Manzoni – si parla tanto della necessità di creare infrastrutture perla mobilità pubblica, però l’unico che fino a questo momento ha investito in maniera concreta e riuscendo a centrare gli obiettivi è il Comune di Brescia”.