Cnh Industrial ha confermato il termine della trattativa con i cinesi di Faw Jiefang per la vendita di Iveco, ribadendo tuttavia l’intenzione di arrivare ad uno spin off delle attività “on highway” all’inizio del 2022. In una nota, Cnh Industrial ha fatto sapere di credere che ci siano “significative opportunità per lo sviluppo del business On-Highway, derivanti da infrastrutture e soluzioni di trasporto più sostenibili e allineate con gli obiettivi del Green Deal europeo”.
“Accogliamo con favore e valutiamo positivamente la notizia del mancato perfezionamento della trattativa tra Cnh Industrial e Faw Jiefang per la vendita di Iveco: il governo italiano ha seguito con attenzione e attiva discrezione tutta la vicenda perché ritiene la produzione di mezzi pesanti su gomma di interesse strategico nazionale”. Così in una nota il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. “Il Mise, a questo punto, è pronto a sedersi al tavolo per intervenire per tutelare e mantenere questa produzione in Italia”, ha detto.
“La notizia della rottura della trattativa tra Cnh Industrial e la cinese Faw impone di dare certezze: è necessaria la convocazione urgente presso il ministero dello Sviluppo economico per le garanzie sull’accordo sottoscritto il 10 marzo del 2020 al Mise per gli investimenti sul gruppo, a partire da Iveco, per dare prospettive occupazionali attraverso l’implementazione del piano industriale fondato sull’innovazione tecnologica”. Così invece in una nota Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive. “Il tempo delle dichiarazioni alla stampa e del silenzio del tavolo istituzionale è finito, chiediamo certezze per un settore strategico per il nostro Paese e per le lavoratrici e i lavoratori, con tutti gli strumenti a disposizione del governo con le risorse del Recovery fund per investire sulla filiera della produzione di mezzi per la mobilità del trasporto pubblico delle persone e del trasporto merci”, ha detto.