L’assessore Terzi “cerca solo di gettare fumo per nascondere un investimento irragionevole e insensato. La realizzazione di un servizio con treni a idrogeno che collegherà la Valle Camonica a Brescia costerà ai lombardi quasi 400 milioni di euro senza apportare alcun beneficio né trasportistico né ambientale per i cittadini”.
Questo è il duro attacco (non certo il primo) dell’ex sindaco di Brescia e vicepresidente del Consiglio regionale Emilio Del Bono su questo tema. “Che utilità ha un treno che va a idrogeno se ne passa solo uno all’ora? – ribadisce Del Bono – E che fine ha fatto l’impegno sottoscritto, quello sì, da Maroni con gli enti locali del territorio per ammodernare e potenziare la rete, in modo da garantire una corsa ogni quindici minuti dalla Franciacorta e trenta minuti da Iseo?”.
“Il treno a idrogeno – sottolinea Del Bono – è chiaramente un’operazione di immagine e industriale, calata dall’alto e mai concertata con gli enti locali, di nessun beneficio né ambientale né di servizio, i cui risvolti vanno ancora approfonditi e per questo abbiamo chiesto da settimane un’audizione in commissione trasporti che auspico possa tenersi a settembre”.
“La Regione – conclude – anziché incrementare le risorse per il trasporto pubblico locale, mentre aumenta ancora una volta le tariffe per i pendolari su ferro e su gomma, trova centinaia di milioni per realizzare un investimento del tutto irrazionale, per un servizio, costosissimo, da cinque o seimila passeggeri in un’area che conta mezzo milione di abitanti e in cui servirebbe un trasporto pubblico davvero capace di dare la svolta. Questi sono i misteri di Regione Lombardia”.