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Stando alle ipotesi dei finanziari di Salò sarebbero riusciti a truffare la bellezza di 208 persone, in gran parte vulnerabili. Perciò sono in corso 13 perquisizioni a carico degli individui ritenuti membri di una vera e propria associazione a delinquere creata appositamente per raggirare i più fragili.

L’indagine è stata affidata dalla Procura cittadina alla Guardia di Finanza gardesana e le operazioni di queste ore hanno visto il supporto di 45 finanzieri del Comando provinciale bresciano, oltre a colleghi cremonesi, mantovani, all’unità cinofica con cash dog e allo Scico.

Più nel dettaglio, l’attività criminale consisteva nella vendita di finti rilevatori del gas da parte di operatori porta a porta che provvedevano a digitare nel Pos un prezzo notevolmente superiore rispetto a quello pattuito nella documentazione commerciale fatta firmare agli ignari clienti. La banda, con base a Brescia, è composta da 48 persone e ha messo a segno colpi un po’ in tutto il nord Italia. Si segnalano infatti casi non solo in Lombardia, ma anche in Toscana, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Veneto.

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La somma stimata di cui i truffatori si sarebbero indebitamente impossessati è di 2 milioni e 100mila euro. Le perquisizioni di oggi hanno anche l’obiettivo di riuscire a rintracciare questo denaro.

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