Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lasciato il Walter Reed National Military Medical Center, l’ospedale militare di Bethesda dove era ricoverato da giorni, dopo essere risultato positivo al coronavirus. All’uscita dall’ospedale, nella serata di lunedì, 5 ottobre, il presidente ha brevemente commentato con un tweet i tre giorni di terapia cui si è già sottoposto, sminuendo il rischio rappresentato dal virus per la maggior parte degli individui ed esortando i cittadini Usa a non lasciare che la paura “domini” le loro vite.
Trump, in giacca e cravatta e con indosso una mascherina chirurgica, ha lasciato la struttura ospedaliera alle ore 18.30, ignorando le domande dei giornalisti ma ringraziando “tutti quanti”, prima di imbarcarsi sull’elicottero presidenziale Marine One alla volta della Casa Bianca. Al suo arrivo alla residenza presidenziale, Trump ha camminato senza aiuto sino all’entrata, prima di rimuovere la mascherina dal viso: un gesto che ha dato subito avvio a nuove polemiche da parte dei suoi detrattori.
Il medico di Trump, Sean Conley, ha dichiarato ieri che il presidente presenta sintomi assai lievi, e che il miglioramento delle sue condizioni di salute hanno reso possibile le dimissioni dall’ospedale, meno di 72 ore dopo il ricovero. Conley ha detto che Trump continuerà a ricevere il remdesivir e il desametasone steroideo dopo il ritorno alla residenza ufficiale. Sono passate più di 72 ore dall’ultima febbre di Trump, hanno detto i medici, e i suoi livelli di ossigenazione e la respirazione “sono tutti normali”.
Conley non ha detto se Trump sarà confinato nella residenza della Casa Bianca fino al test negativo, né ha detto quando Trump è risultato negativo l’ultima volta, una informazione che rivelerebbe quante persone sono state potenzialmente esposte al contagio durante i viaggi della campagna elettorale di Trump. Ci sono almeno tre nuovi casi alla Casa Bianca ieri, tra cui l’addetta stampa Kayleigh McEnany e altri due addetti alle comunicazioni.
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