Nel 2024 Trenord ha effettuato 755mila corse, il 4% in più rispetto al 2023, per oltre 200milioni di passeggeri. È il 24% dell’offerta di trasporto ferroviario regionale in Italia. L’80% dei treni è arrivato puntuale, l’87% è giunto entro i 7 minuti dall’orario previsto e il 95% entro i 15 minuti.
Sono dati comunicati proprio dall’azienda che pare quasi voler rispondere, senza alcun riferimento diretto, a quella parte di politica spesso battagliera sulla gestione del trasporto su ferro regionale.
“Sulla regolarità del servizio hanno influito l’intenso traffico ferroviario che gravita sulla rete lombarda, specialmente sul nodo di Milano, e i lavori per il potenziamento delle infrastrutture – hanno fatto sapere – Sono stati 168 i cantieri attivati sui binari regionali nel 2024, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi: è il 58% in più rispetto al 2023, quando sono stati 106. La puntualità dei treni legata alle performance della sola Trenord, depurata da infrastruttura e cause esterne, si è attestata al 90%”.
Nel 2024 su 776mila corse programmate si sono registrate poco più di 20mila soppressioni totali, mediamente 57 al giorno, pari al 2,5% della produzione quotidiana di 2.300 treni. Di queste corse, Trenord riferisce che il 48% – circa 10mila – è stato cancellato a causa dei 15 scioperi proclamati durante l’anno.
Secondo l’attribuzione delle responsabilità svolta dai gestori delle infrastrutture, in collaborazione con le imprese ferroviarie, il 32% delle soppressioni – 18 corse al giorno – è invece dovuto all’operatore ferroviario, per l’indisponibilità di treni per guasti o di personale, o in conseguenza di precedenti irregolarità causate dall’infrastruttura.
Poco più del 7% delle cancellazioni avviene per diretta responsabilità dell’infrastruttura, per guasti a passaggi a livello o impianti; l’11% è dovuto a cause esterne escluso lo sciopero (meteo, incidenti stradali nei pressi dei binari, interventi sanitari o delle forze dell’ordine, persone sulla sede ferroviaria, investimenti).
Nel 2024 si sono verificati 9mila guasti ed eventi anomali sulle infrastrutture, che hanno impattato complessivamente sulla regolarità di 33mila corse.