Elon Musk, serial entrepreneur, at TED2013: The Young, The Wise, The Undiscovered. Wednesday, February 27, 2013, Long Beach, CA. Photo: James Duncan Davidson
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I media statunitensi danno notizia di smarrimento e panico tra i dipendenti di Twitter, di cui è nota la cultura aziendale d’impronta progressista, alla notizia dell’acquisto della società da parte di Elon Musk.

Secondo il “New York Times”, i dipendenti di Twitter lamentano di essere stati “lasciati all’oscuro” dei passaggi che hanno portato alla vendita, e soprattutto di cosa il passaggio di proprietà potrà significare per il futuro di Twitter. Il quotidiano sottolinea come l’ostilità dei dipendenti di Twitter a Musk contrasti nettamente con la calorosa accoglienza che gli era stata riservata a una convention aziendale due anni fa: da allora, il fondatore di Tesla e Space X ha dato voce in più occasioni a opinioni o posizioni giudicate politicamente scorrette.

Secondo il quotidiano “California Globe”, i dipendenti temono tra le altre cose un trasferimento della sede di Twitter da San Francisco al Texas, un’eventualità che per il momento non è stata nemmeno menzionata ma che ricalcherebbe quanto già fatto da Musk con le altre aziende di sua proprietà.

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“Non abbiamo alcuna intenzione di trasferirci in un buco infernale come il Texas”, hanno dichiarato al quotidiano quattro dipendenti anonimi di Twitter, secondo cui da ieri i dipendenti della società sono “tutti completamente in ansia”. Ieri, 25 aprile, il governatore del Texas Greg Abbott ha sollecitato Musk a “portare Twitter nel Texas assieme a Tesla, SpaceX e the Boring Company”.

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