“Naturalmente il primo pensiero e la più grande preoccupazione va alle popolazioni civili dell’Ucraina, vittime di un’offensiva inaccettabile, che stanno vivendo un dramma senza precedenti”. Con queste parole, Eleonora Rigotti – presidente di CNA Brescia -, esprime grande preoccupazione per il conflitto tra Russia e Ucraina.
La guerra, oltre al dramma per la perdita di vite umane e ai timori per i nostri concittadini che si trovano nelle zone interessate dal conflitto, sta già provocando gravi effetti in termini economici e sociali.
“Cessate il fuoco” è l’auspicio di artigiani e piccole imprese, oltre al ritorno della diplomazia per trovare soluzioni che garantiscano la pace.
“È chiaro – sostiene Rigotti – che il conflitto in corso non potrà non avere, anzi sta già palesemente manifestando, effetti marcati sulla nostra economia, in funzione sia dello stato di assedio in Ucraina, sia delle sanzioni in arrivo per la Russia. Il mercato russo assorbe infatti quote significative dei prodotti delle nostre imprese artigiane, penso soprattutto alla moda, agli arredi e design, alla meccanica; realtà peraltro già duramente colpite dal caro energia, dai prezzi alle stelle delle materie prime e dalla carenza di personale. Ricordo che nei rapporti commerciali con l’Ucraina, il settore agroalimentare risulta quello più colpito essendo il secondo fornitore del Paese dopo la Polonia. E, sul lato delle importazioni, l’Italia acquista soprattutto olii grezzi di girasole, frumento tenero e in particolare mais per il quale Kiev è il nostro secondo fornitore, assicurando una quota superiore al 20% del nostro fabbisogno. Il nostro auspicio e la nostra speranza è che si possa tornare al più presto al tavolo dei negoziati per porre fine a questa guerra assurda, con tutte le inevitabili conseguenze che essa porterà con sé”.