Nell’ultimo anno il sistema Brescia ha esportato in Russia e in Ucraina per un valore totale di 372 milioni di euro, con un 81% diretto in Russia. L’import raggiunge invece i 102 milioni di euro determinando un saldo positivo per 270 milioni. Questo sono i numeri messi sul tavolo dal centro studi di Confartigianato, numeri che al netto della drammaticità di un conflitto con tutto ciò che ne consegue, fanno salire la proccupazione.
“Il pensiero va prima di tutto alla popolazione ucraina – ha detto Eugenio Massetti – Il nostro appello è uno: lavoriamo per gli interessi comuni e per salvare vite umane. Bisogna fermarsi subito perché le conseguenze umanitarie ed economiche di un conflitto del genere sono drammatiche”.
Tra i prodotti lombardi più apprezzati a Mosca vi sono macchinari e apparecchiature: nel 2021 ne abbiamo esportati dalla Lombardia per un valore di 527 milioni di euro (pari al 33,1% del made in Lombardia in Russia). Seguono i prodotti chimici per 237 milioni di euro (14,8%) e gli articoli di abbigliamento per 182 milioni di euro (11,4%).
I settori dove c’è una maggiore presenza di micro e piccole imprese: alimentari, moda, mobili, legno, metalli. Con particolare riferimento al trend dell’export manifatturiero in Russia dal I al III trimestre del 2021 la provincia di Brescia ha esportato per 222 milioni di euro (il 14% dei 1.589 milioni di euro di export totale lombardo), valore in flessione negativa del 13,8% se paragonato tra il periodo 2013 e il 2021.